“anna catellani ti dice se hai fatto un´errore”

“Anna Catellani ti dice se hai fatto un´errore”
Famosa restauratrice con una pazienza d’angelo
ANNA CATELLANI DECIDE SE HAI PRESO UNA SVISTA
Un intuito femminile e un occhio d’aquila che sanno svelare immediatamente ridipinture maldestre e dubbie origini l’hanno fatta rispettare (e temere) dai collezionisti d’arte. Opere restaurate da lei si trovano al Museo d’Arte Moderna, all’Accademia Militare e all’Accademia Svedese. E’capace di stabilire se un quadro è autentico o sei hai preso una svista quando l’hai acquistato.
Dietro la sua apparenza di ragazzina allegra e affascinante si nasconde un’esperta e severa conoscitrice
d’arte i cui studi approfonditi e la competenza da tutti riconosciuta le hannno procurato committenti
tra le principali istituzioni artistiche svedesi. Anna Catellani è restauratrice, un mestiere che esige,
oltre ad una vena artistica innata, studi prolungati di alto livello, una pazienza d’angelo e una rigida
disciplina. E’ un lavoro faticoso che a volte si prolunga fino a notte inoltrata e non di rado anche i
giorni di festa si devono sacrificare per non interrompere un lavoro che deve essere tenuto ”a galla”
per raggiungere i migliori risultati.
In realtà, come lavora un restauratore? Il restauratore è un artista?
Il lavoro di restauratrice implica salvaguardare e restaurare qualcosa che è già stato creato. Ho visto tanti vecchi restauri dove i restauratori non avevano visto il limite tra la creazione e la conservazione e avevano quindi cambiato il carattere del quadro. Oggi invece si cerca di mantenere un oggetto, non di rinnovarlo pesantemente. Non si devono cancellare le traccie del tempo. - Un dipinto a olio vive un continuo processo d’invecchiamento, esattamente come un essere umano. Il collante tra lo strato di colore e lo strato sottostante ha tendenza ad indebolirsi con il passar del tempo e può succedere che lo strato di colore si screpoli e si stacchi dalla tela. A questo punto il dipinto ha bisogno più di conservazione che di restauro. La vernice gialla ossidata e lo sporco superficiale modificano l’equilibrio dei colori e cambiano il carattere dell’immagine, quindi si giustifica una pulitura del quadro. E il fumo, allora, sia dei caminetti che…?
- Il tabacco! Il fumo del tabacco è colorato e fa ingiallire i quadri. Si deposita su di essi come una pellicola. Non si dovrebbe fumare dove ci sono quadri di valore! Anna Catellani ha studiato all’Accademia d’arte di Modena. Ha poi frequentato un corso triennale di restauratori a Firenze ed ha iniziato la sua attività professionale nel 1983. -Abbiamo cominciato a casa dalla mia amica Monica, racconta Anna. Tutti trovavano che facevamo lavori di restauro straordinari ma nessuno pagava. In Svezia Anna venne assunta come restauratrice nei musei statali di Stoccolma. Nel 1989 si mise in proprio e nel 1991 le fu attribuita una borsa di studio dall’Associazione dei Commercianti d’Arte e degli Antiquari. E’ anche membro eletto della Federazione Nordica dei Restauratori. A volte deve intervenire sia da chimico che da chirurgo per salvare un’opera d’arte. Si può trattare di strappi nella tela, o di fori, di rialzamenti dello strato pittorico, di danni procurati dall’umidità o dal fuoco” Si sono comportati tutti correttamente nei tuoi riguardi da quando ti sei messa in proprio?
Perlopiù sí. Ricordo un signore che se n’andò senza pagare. Qualche anno dopo si presentò per far stimare un dipinto. Io chiusi un occhio e dissi: Non vedo tanto bene con un occhio solo e per aprirlo ho bisogno della metà della soma che mi devi. Mi diede i soldi. Allora aprii l’occhio ma misi la mano davanti all’altro occhio dicendogli: e ora mi serve l’altra metà per poter aprire anche quest’occhio. Capí, pagò e gli feci una stima del quadro. Il Museo d’Arte Moderna e il castello di Häringe

Durante il trascorso degli anni Anna ha eseguito un numero incalcolabile di restauri per istituzioni
svedesi. Ne nomina alcune: il Museo d’Arte Moderna, il Museo di Storia della Medicina a Stoccolma,
il castello di Häringe, il castello di Karlberg, il Centro Conferenze di Norra Latin, l’Accademia
svedese, Il Museo di Storia della Marina, l’Accademia militare, Villa Pauli, la Commissione per la
Cultura.
Alla International School of Stockholm Anna dovette prendersi cura di un gran dipinto murale a olio eseguito da Georg Pauli nel 1904. L’opera era stata vandalizzata e Anna mi mostra come si vedevano alcune facce prima del restauro e come sono state restituite secondo il cosidetto „metodo italiano“. Spiega: A causa del carattere e delle grandi dimensioni del danno i volti sono stati ritoccati con la tecnica del tratteggio, affinché da vicino sia possibile distinguere quello che era stato dipinto un giorno dall’artista da quello che io ho ritoccato come restauratrice. A volte deve intervenire sia da chimico che da chirurgo per salvare un’opera d’arte. Si può trattare di strappi nella tela, o di fori, di rialzamenti dello strato pittorico, di danni procurati dall’umidità o dal fuoco” Costi caro? chiedo poco delicatamente
Anna Catellani sorride e chiede a sua volta: Il quadro, la scultura costa caro? Vale la pena di restaurarli? Io comincio con una consultazione, poi si arriva ad un prezzo fisso, il cliente cioè riceve un preventivo dove viene descritto che cosa si deve fare. Il prezzo si basa sul numero di fasi necessarie per restaurare l’opera d’arte. A volte bisogna rimuovere tutte le ridipinture precedenti che nascondono i danni sottostanti e lo strato di colore originario prima di cominciare i ritocchi veri e propri. Non c’è rischio che i ritocchi cambino il carattere del quadro?
No, quando si restaura un quadro con professionalità non si cambia il carattere del dipinto, lo si reintegra soltanto. Che cosa è richiesto ad un buon restauratore?
-Studi approfonditi seguiti da un aggiornamento continuo delle conoscenze, esperienza e amore per l’arte! A proposito d’arte, non hai sogni tuoi d’artista?
Sto per laurearmi in Storia dell’Arte. Poi sogno di una casa in Toscana dove possa dipingere e godermi la vita… Questo dipinto è stato danneggiato dall’umidità ed è caduta una gran parte del colore, soprattutto nella parte inferiore della tela. Il quadro era già stato restaurato (manca la documentazione scritta) e in tutto il quadro ci sono considerevoli ridipinture. Qui si può vedere che il dipinto ha una pellicola biancastra perché l’umidità si è accumulata nella vernice e per questo l’immagine appare più chiara. Dopo il restauro e la rimozione della vernice ossidata, lo strato di colore ha ripreso la scala di colori originaria. Il lavoro è terminato nell’agosto del 2002. A causa di un trattamento erroneo durante il trasporto dalla Francia alla Svezia, è stato fatto uno
strappo di 55 cm a questo dipinto. Inoltre la superficie dell’immagine era già screpolata.
Il dipinto è stato ora restaurato, lo strato di colore è stato fissato, la tela foderata e la zona danneggiata
è stata trattata con stucco e ritoccata. A volte Anna Catellani deve rimuovere ridipinture precedenti
che nascondono i danni sottostanti e lo strato originario prima di iniziare il lavoro di ritocco vero e
proprio

Source: http://www.ateljecatellani.se/articles/d.pdf

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